Descrizione
Solfara Gessolungo e Cimitero dei Carusi è un sito archeologico situato nella regione siciliana, precisamente nella contrada di Gessolungo. Si tratta di una miniera di zolfo che risale al periodo tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. La miniera è stata attiva per diversi decenni ed è stata uno dei principali siti di estrazione dello zolfo in Sicilia. A quei tempi, lo zolfo era un materiale fondamentale nell'industria chimica, farmaceutica e nella produzione di esplosivi. Il sito è costituito da molteplici gallerie scavate nella roccia della collina sotto cui si trovano le ricche vene di zolfo. Durante il periodo di attività, la miniera impiegava soprattutto manodopera giovanile, i cosiddetti "carusi", che erano bambini o adolescenti provenienti dalle campagne e dalle famiglie più povere del territorio. Purtroppo, i lavoratori della miniera erano sottoposti a condizioni di lavoro molto dure e pericolose. Infatti, la miniera produciva importanti quantità di polvere e gas tossici che potevano causare malattie respiratorie e altre patologie. In molti casi, i giovani lavoratori morivano prematuramente a causa delle condizioni di lavoro estreme. Accanto alla Solfara Gessolungo, si trova il Cimitero dei Carusi, che era il luogo dove venivano sepolti i giovani lavoratori morti durante il periodo di attività della miniera. Il cimitero consiste in una serie di tombe scavate nella roccia con lapidi e croci in pietra. Oggi, il sito è stato restaurato e aperto al pubblico. Si può visitare la miniera e il cimitero per conoscere la storia e il duro lavoro dei giovani carusi e riflettere sulla condizione dei lavoratori nel passato.
